Grande, di forma rotondeggiante, con dita ben
serrate tra di loro, ricoperte di pelo corto e fitto. I centri
dei polpastrelli delle dita giacciono su un arco di
circonferenza.
Le suole sono asciutte e dure, le unghie forti, ricurve. i
cuscinetti digitali e plantari, come le unghie, fortemente
pigmentati:
il pigmento è nero, tollerato il pigmento color marrone nelle
unghie.
La coscia è lunga, larga, coperta di muscoli evidenti, con
margine posteriore leggermente convesso. La sua lunghezza
raggiunge 1/3 dell'altezza al garrese.
La sua faccia esterna, da un margine all'altro, raggiunge i 3/4
della sua lunghezza, perciò in un cane da pastore abruzzese di 72
cm al garrese la larghezza della coscia è di 18 cm.
La sua direzione é alquanto obliqua dall'alto in basso e
dall'indietro all'avanti, e ,rispetto alla verticale, è parallela
al piano mediano del corpo.
La gamba ha forte ossatura e ben fornita di muscoli
asciutti; la scanalatura gambale è ben marcata.
La sua lunghezza é di poco inferiore a quella della coscia, ed é
il 32.5 % circa dell’altezza al garrese.
La sua inclinazione é di circa 60 gradi sull'orizzontale.
L'altezza del garretto é del 30.9 % dell'altezza al
garrese, perciò in un cane da pastore abruzzese di circa 73 cm al
garrese, l'altezza del garretto è di cm. 22.55.
Le sue facce sono molto larghe, il suo angolo (anteriore)
giustamente chiuso; vista di dietro, la linea posteriore che
dalla punta del garretto scende a terra si trova sulla verticale
e sul prolungamento della linea delle natiche.
Il metatarso è robusto ed asciutto; la sua lunghezza é
data dall'altezza del garretto; visto di dietro si trova sulla
verticale,
cioè in perfetto appiombo .
Speroni assenti.
Il piede posteriore è leggermente più ovale di quello
anteriore.
Il manto è bianco candido; pulito si presenta lucente.
Il pelo è molto abbondante, lungo, piuttosto ruvido al tatto,
dritto sul corpo, in gergo viene definito ‘sparato’, a volte
presenta una leggera ondulazione sulle punte; intorno al collo
forma un ricco collare con lunghi favoriti ai lati della testa e
sotto la gola,e spesso negli esemplari più maestosi diventa
criniera fino a coprire tutto il torace.
Il pelo é corto sul muso, sulla parte anteriore del cranio, sugli
orecchi, sulla faccia anteriore degli arti sia posteriori che
anteriori.
Sulla faccia posteriore degli arti anteriori forma delle frange
su carpo e avambraccio.
Il sottopelo è abbondante specialmente in inverno.
La lunghezza dei peli sul tronco spesso supera gli 8 cm.
La pelle si presenta bene aderente al corpo in ogni
regione, piuttosto spessa; il collo è quasi sempre esente da
giogaia.
Il pigmento delle mucose è nero, come pure il pigmento delle
suole dei cuscinetti digitali e plantari e delle unghie.
Rare volte nelle unghie il pigmento è marrone.
Sul resto del corpo spesso è nera o fortemente chiazzata scura.
Nei buoni esemplari maschi la statura oscilla da 70 a 73 cm al
garrese; nelle femmine dai 64 ai 68 .
Spesso si hanno dei casi in cui l’animale è di poco al di fuori
di queste misure, essi vanno ritenuti buoni solo se presentano
una eccezionale armonia d’insieme.
L’ insieme
strutturale del cane che lo fa definire ‘Pesante Mesomorfo’,
nello stato di massima armonia e funzionalità esprime un
rapporto abbastanza costante tra altezza al garrese e peso
P
= H x 0,65 + 3H - 207
dove P ed H
sono peso e altezza e 207 è la somma delle altezze estreme più
la media di esse.
Questa formula esprime un incremento costante di peso di Kg
3.65 per ogni cm di altezza .
Essa può essere ritenuta valida se applicata a cani abruzzesi
di altezza oscillante tra i 64 e i 74 cm., sia maschi che
femmine, in quanto mostra la variazione del peso e degli
elementi strutturali mantenendo costanti i rapporti tra di loro
anche nella diversità di sesso.
A seconda delle necessità il cane adotta svariate forme di
movimento che vanno dal passo lungo e lento, trotto allungato,
galoppo, sovente sfrenato nelle fasi di attacco o di fuga, mai
molto prolungato, a scatti.
In un'andatura saltata, con l'aumento della velocità, gli appoggi
tendono a stringersi fin quasi a posizionarsi su un'unica retta.
Gli esemplari più corretti camminano ‘ a tre zampe ’,
espressione per dire che lasciano a terra solo tre orme in
quanto un piede posteriore va a coprire l’orma dell’anteriore
corrispondente e nel trotto veloce i posteriori coprono
esattamene le orme degli anteriori.
I DIFETTI
Ogni deviazione
dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie
parti del corpo è difetto.
Necessita distinguere a priori due tipologie di anomalie :
quelle rispetto alla razza e quelle ristretto all’armonia del
soggetto, sia esse fisiche che di comportamento.
I° anomalie rispetto ai caratteri
della razza .
Qualunque essa sia è da ritenersi
grave e l’animale che ne è portatore va escluso dalla razza e
cancellato dai libri genealogici.
Qualora un animale presenti contemporaneamente più di una di
queste anomalie, necessita un’analisi della linea di sangue da
cui proviene.
Rientrano in questa categoria di anomalie tutte le deviazioni
inerenti ai rapporti strutturali, la convergenza o il
parallelismo degli assi cranio facciali, la posizione frontale
degli occhi, l’evidenziazione del distacco armonico tra collo e
cranio,e nel manto la variazione di colore e la tipologia del
pelo.
II° Anomalie rispetto all'armonia del soggetto.
Esse a loro volta vanno distinte in varie
categorie, quelle congenite e quelle derivanti da fattori
accidentali dopo la nascita e da allevamento, quelle appena
avvertibili , quelle accentuate e quelle fortemente deturpanti e
menomanti.
E’ chiaro che tutte queste valutazioni vanno fatte tenendo ben
presente lo scopo proposto all’analisi e il grado di variazione
funzionale causata dai difetti riscontrati.
La più grave di questo tipo è l’aggressività nei
confronti degli ovini; nel caso essa si presenti in tutta una
linea di sangue è da ritenersi appartenente alla prima categoria
di anomalie. |